Il Piano d’azione di New Humanity sui migranti bambini non accompagnati

Joint Statement Unaccompanied migrant children
13.05.2017

13 giugno 2017, Ginevra

Dichiarazione Congiunta delle ONG Cattoliche

New Humanity è tra i co-firmatari della dichiarazione congiunta delle ONG d’Ispirazione cattolica presenti a Ginevra (CINGO) sui minori non accompagnati che verrà presentata il prossimo 15 giugno in occasione dell’evento “Migrazione in America Centrale: I migranti non son un pericolo, ma sono in pericolo”, organizzato a margine del Consiglio ONU per i Diritti Umani. Proposto un piano d’azione ispirato alle parole in merito di Papa Francesco e suddiviso in nove punti-chiave.

La dichiarazione s’intitola “Diritti, Grazia per i bambini non accompagnati attraverso le frontiere” e fa riferimento alle parole del pontefice: “Rendiamo attenti i nostri cuori ed apriamoli alle sofferenze dei nostri vicini, specialmente dove si tratta di bambini.”

Per questo, New Humanity e le altre organizzazioni co-firmatarie della dichiarazione chiedono che il nuovo pacchetto globale sulle migrazioni includa meccanismi pratici e reali e segua le seguenti linee d’azione:

1) Rispondere immediatamente, privilegiando i bisogni dei bambini e degli altri migranti in situazioni vulnerabili;

2) Dare seguito ai paragrafi 51 e 52 della dichiarazione di New York per sviluppare linee guida per la loro assistenza e protezione;

3) Dare piena attuazione all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile al fine di rafforzare il diritto a non migrare, cosicché la migrazione resti una scelta e non una necessità

4) Rispettare i trattati internazionali ratificati, contenenti divieti perentori rispetto al rientro forzato dei rifugiati, apolidi, vittime di tortura ed altri verso luoghi dove i loro diritti umani verrebbero altrimenti violati;

5) Dare attuazione al diritto universale dei bambini alla determinazione del loro miglior interesse in ogni procedura che riguardi i loro diritti;

6) Porre fine alla detenzione dei bambini, sulla base dello status di migrante propria o dei propri genitori, attraverso alternative basate su assistenza comunitaria che assicurino la sicurezza ed il benessere in primo luogo dei bambini;

7) Sostenere le autorità nella loro opera di tutela dei minori, permettendo loro di tenere traccia in maniera sistematica dei bambini migranti non accompagnati  e di aiutarli nel ricongiungimento con le proprie famiglie;

8) Implementare la raccolta di dati sul numero totale dei bambini migranti e re-immigranti;

9) Rafforzare la rete di consulenza nei paesi di transito ed arrivo.