Uruguay: “Nueva vida” per i giovani di Montevideo e Tacuarembò

Uruguay Nueva vida per i giovani di Montevideo e Tcaremb
28.08.2013

Il Progetto “Nueva vida” ruota intorno al “centro giovanile” del quartiere Borro, tra i più degradati di Montevideo, capitale dell’Uruguay. Esso offre la possibilità di studiare ed avere un pasto caldo ad oltre 300 ragazzi.
Progetto analogo nella località di Tucarembò, dove grazie al sostegno del progetto Schoolmates, è stato possibile costruire anche una biblioteca per i ragazzi della città, troppo spesso abbandonati a loro stessi.

Il progetto, sia nel quartiere Borro (Nueva Vida) che a Tacuarembò, punta a permettere ai ragazzi più poveri di frequentare regolarmente la scuola e motiva lo studio attraverso attività in comune, riduce e previene il fenomeno dell’abbandono scolastico, molto diffuso nella zona.

Il Progetto è iniziato nel quartiere Borro di Montevideo, con un doposcuola, il “Club de Niños”, in cui tre insegnanti hanno aiutato 50 bambini tra i 6 e i 12 anni a superare le difficoltà nello studio. Negli anni molti studenti, grazie a questo sostegno, hanno superato gli esami di fine d’anno.

Uruguay Nueva vida per i giovani di Montevideo e Tcaremb 2Col tempo è nato il “Centro Juvenil“, con ragazzi tra i 12 e i 18 anni. In esso si realizza un doposcuola: alcuni insegnanti sono a diposizione per aiutare i ragazzi nelle diverse materie. Nel Centro Juvenil” si organizzano anche corsi specifici (musica, cucina, artigianato, corsi per estetista…) che offrono una formazione professionale di base, fino ai diciotto anni.
I ragazzi possono poi pranzare gratuitamente nella mensa del centro: per molti di loro questo è l’unico pasto del giorno.

I ragazzi del quartiere Borro ricevono un aiuto concreto per sostenere le spese scolastiche: per pagare il materiale scolastico, il vestiario (divise, tute e scarpe da ginnastica) e i mezzi di trasporto per raggiungere la scuola. Il progetto assicura ad ognuno quell’aiuto che permette di seguire il percorso scolastico nel migliore dei modi.

I beneficiari ricevono anche un piccolo aiuto economico per evitare che si trovino nella necessità di lavorare insieme ai genitori, ciò infatti impedirebbe loro di andare a scuola.

I ragazzi sono in contatto continuo, almeno settimanale, con i loro educatori. Essi visitano le famiglie dei ragazzi che, grate dell’aiuto, li incoraggiano a continuare lo studio. Questo atteggiamento è controcorrente rispetto alla maggioranza delle famiglie del quartiere che preferiscono far lavorare i loro figli, in quanto lo studio è una perdita di tempo che  non rappresenta un’entrata economica né presente nè futura. Grazie al progetto e alla formazione in base alla Regola d’Oro, alcuni ragazzi che ricevono aiuti mettono in comune il poco che hanno, appena ne hanno la possibilità.

Nella società civile alcune realtà aiutano economicamente Nueva Vida, in particolare per le infrastrutture educative, tra di esse il Rotary Club e un’istituzione ebraica.

La comunità del Movimento dei Focolari  appoggia il progetto con volontariato e organizzando attività come il “Bingo annuale”, realizzato in un grande centro commerciale che offre l’occasione per far conoscere il progetto ad un pubblico ampio ed eterogeneo.

Nueva Vida è stato più volte presentato dalle autorità del Ministero dello Sviluppo Sociale.come progetto-modello per altri progetti educativi gestiti da ONG.

Tacuarembò è invece una località situata a si trova a 400 Km da Montevideo nell’interno del Paese, particolarmente fiorente negli ultimi anni. Ma nel quartiere operaio Don Audemar, dove vivono i ragazzi, ci sono problemi grossi a livello educativo.
Una coppia di volontari si è impegnata ad aiutare i ragazzi che, nell’impossibilità di continuare gli studi, rischiavano di prendere brutte strade. Hanno cominciato coinvolgendoli in attività sportive e lavori artigianali. Il gruppo e le iniziative si sono poi moltiplicate interessando anche alcuni genitori.

Un giorno una signora ha donato loro una scatola di libri. Pian piano, spontaneamente, è nata l’idea di formare una biblioteca. Nel 2002, grazie al sostegno di Schoolmates, è stato costruito un locale dove sono disponibili molti testi, anche  scolastici. In tal modo chi non ha la possibilità di acquistare i libri, può studiare prendendoli in prestito. Nell’agosto di quell’anno c’è stata anche l’inaugurazione ufficiale della nuova biblioteca chiamata “Irmi”.
Negli anni essa è diventata un centro molto frequentato: adesso rimane aperta ogni giorno, ha numerosi soci e tanti volontari che vi lavorano, vi sono state aggiunte nuovi locali ed un numero sempre maggiore di libri per tutte le età.  

Nella biblioteca di Tacuarembò ogni anno il sostegno di Schoolmates permette di aumentare il numero di libri disponibili. Ora nella biblioteca è presente anche il collegamento ad Internet per tutti i ragazzi che frequentano la scuola dell’obbligo attraverso il piano OneLaptopPerChild assunto con successo dal governo. Questo ha permesso ai ragazzi di svolgere le ricerche scolastiche in modo adeguato anche attraverso Internet, non rimanendo indietro rispetto a coloro che hanno il computer a casa (quasi nessuno nel quartiere).

Nel giardino è stato possibile ricavare un piccolo campo sportivo e un parco giochi per i ragazzi rendendo la biblioteca un luogo non solo di cultura, ma anche di incontro e di divertimento.

Grazie ai giovani volontari, si stanno informatizzando le schede. Un centro statale del quartiere ha collaborato dando lezioni gratis di informatica a adulti.
La Biblioteca quest’anno ha ricevuto anche un riconoscimento da parte dello Stato, attraverso la Biblioteca Nazionale: la biblioteca Irmi è ora Biblioteca Popolare.

 Fonte: www.school-mates.org