Concluso il Genfest 2012: per i Giovani per un Mondo Unito c’è ora lo “United World Project”

Concluso il Genfest 2012 i Giovani per un Modno Unito lanciano ora lo United World Project
8.09.2012

Dopo che lo scorso 2 settembre i 12.000 Giovani per un Mondo Unito, provenienti da 80 Paesi, con altri 45.000 dalla rete, hanno dato vita a Budapest al grande evento “Genfest 2012 – Let’s Bridge”, circa 2000 giovani dei 5 continenti si sono traferiti a Roma per animare il Forum dei Giovani per un Mondo Unito.
Oltre al rinnovato entusiasmo nel vivere da ‘operai’ di un mondo unito dall’amore fraterno, ogni partecipante al Genfest 2012 riparte ora dalla sua realtà quotidiana con in mano lo United World Project, il grande progetto lanciato una setttimana fa a Budapest.

«Siete un’organizzazione che condivide le differenze in un modo davvero unico, in un modo inspirato!» Aveva riconosciuto la dott.ssa Katalin Bogyay, Presidente della Conferenza Generale dell’UNESCO, il 31 agosto scorso, durante il suo intervento alla Sport Arena di Budapest, prima del concerto di apertura di questa decima edizione del Genfest.
«Possiamo condividere le bellezze, – aveva proseguito – le cose interessanti e forse anche quelle che non amiamo, ma ciò che conta è che possiamo condividere e se siamo aperti verso l’altro, possiamo ispirarci l’un l’altro, e se ci possiamo ispirare l’un l’altro, possiamo lavorare l’uno con l’altro e l’obiettivo dell’UNESCO è lo stesso. Probabilmente proveniamo da direzioni diverse, ma l’obiettivo – la pace, il rispetto reciproco – è lo stesso!»

United World ProjectForti anche di questo incoraggiamento così prestigioso e del patrocinio dell’UNESCO, ottenuto attraverso New Humanity, , il giorno seguente i Giovani per un Mondo Unito, da quello stesso palco, hanno quindi deciso di accettare con entusiasmo la sfida proposta da M.me Bogyay, lanciando, attraverso lo United World Project, la richiesta che la fraternità universale diventi il nuovo cardine della politica, dell’economia, del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente, dello sport, della comunizazione, della scienza.

Il progetto si articola dunque in tre iniziative che ruotano intorno alla convizione che, al di là delle laceranti contraddizioniche segnano l’umanità, sempre più numerosi segni di unità e di pace stanno crescendo nel mondo.
Per questo, i Giovani per un Mondo Unito lanciano lo “United World Network”, proponendo, agli amici, alle realtà sociali a loro più vicine ed utilizzando i social network, l‘impegno a vivere secondo la regola d’oro “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te” ed a sottoscrivere unaCarta della fraternità” (attraverso una firma simbolica sul sito www.unitedworldproject.org), che riassume concretamente il percorso con cui i Giovani per un Mondo Unito intendono contribuire a realizzare la fraternità universale in ogni ambito.

L’elenco di tale particolarissima raccolta di adesioni verrà successivamente presentata all’ONU, per sostenere la proposta di patrocinare a livello internazionale, una “Settimana del Mondo Unito” in cui istituzioni nazionali e internazionali si impegnino particolarmente ad attuare politiche ed azioni “fraterne” di ogni tipo (United World Workshop) e il riconoscimento di un Osservatorio permanente per la fraternità (United World Watch) che verrà ufficialmente annunciato a Gerusalemme il primo maggio 2013, al termine dell’anno del Genfest.

Insomma, lo slogan di questo Genfest, “Let’s Bridge”, costruiamo ponti di fraternità per arrivare al mondo unito, grazie ai giovani e all’UNESCO, da Budapest dilaga ora tutto il mondo!

Leggi l’articolo sul genfest sul sito ufficiale dell’UNESCO
Documento finale di Let’s Bridge: Un’Euroa Unita per un Mondo Unito – Alcune riflessioni dei giovani

logo EACCEAloco Citizenshiplogo EfCP

logo scritte UE