Dialop: “Coraggio e impegno a sognare un mondo migliore”

7.02.2024

Udienza da Francesco, mercoledì 10 gennaio e poi tre giorni di riflessione nella Conferenza sull’Ecologia integrale all’Istituto universitario Sophia a Loppiano. Due tappe fondamentali per il cammino di dialogo tra cattolici e marxisti sui grandi temi, ad incominciare dalla pace.

Se anche fossero solo indizi, sono così significativi da far ritenere il cammino di Dialop come una sorta di apprezzato osservato speciale da parte della Chiesa cattolica. L’iniziativa – sorta nel 2014 per favorire il dialogo tra cristiani e marxisti – ha vissuto una tappa fondamentale nell’udienza privata con Papa Francesco, mercoledì 10 gennaio. Doveva trattarsi di un saluto di una decina di minuti. Sarebbe stato già un prezioso risultato. Ma Bergoglio è stato con la delegazione (otto cattolici e sette marxisti) per 40 minuti.

«In un mondo diviso da guerre e polarizzazioni – ha esordito il Papa –, non tiratevi indietro, non arrendetevi, non smettete di sognare un mondo migliore», perché «sono stati proprio dei grandi sogni di libertà e uguaglianza a produrre svolte e progressi». E ha raccomandato «tre atteggiamenti». Per primo, «Avere il coraggio di rompere gli schemi per aprirsi, nel dialogo, a vie nuove. Coltiviamo con cuore aperto il confronto e l’ascolto, non escludendo nessuno a livello politico, sociale e religioso». Poi, «L’attenzione ai deboli. La misura di una civiltà si vede da come vengono trattati i più vulnerabili. Una politica veramente al servizio dell’uomo non può lasciarsi dettar legge dalla finanza e dai meccanismi di mercato». Infine, «La legalità. Quanto abbiamo detto finora implica l’impegno a contrastare la piaga della corruzione, degli abusi di potere e dell’illegalità». E nel saluto finale: «Vi auguro saggezza e coraggio».

Altro peculiare indizio è stato la presenza del card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, all’apertura della Conferenza sull’Ecologia integrale, tenutasi all’Istituto universitario Sophia dall’11 al 13 gennaio. L’evento è stato un’altra tappa del progetto DialogUE, finanziato dall’Unione Europea, e aveva come tema “Per una trasformazione sociale ed ecologica”. L’intervento del cardinale Tolentino è stato incentrato su “L’ecologia integrale in Papa Francesco”.

I tre giorni della conferenza all’Istituto Sophia, con oltre 40 interventi tra accademici e ricercatori di varie discipline, hanno consentito di mettere in luce gli aspetti economici e politici, filosofici e teologici, scientifici e umanistici provenienti da diverse visioni culturali in un esemplare esercizio di dialogo. La rilettura del documento di Papa Francesco “Laudato si’” ha permesso di evidenziare, come è emerso nella riflessione, «le troppo deboli contromisure alla crisi climatica finora intraprese e il chiaro fallimento di importanti sforzi economico-politici volti a evitare il collasso climatico globale». «È urgente fare presto», è stato ripetuto, ma è indispensabile «ripartire dalla presa di coscienza di un handicap sulla visione dell’uomo ancor prima di quella ecologica».

Un ulteriore indizio circa l’importanza attribuita all’esperienza di Dialop sta nella presenza per tutti e tre giorni del segretario generale della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione Europea, il sacerdote spagnolo Manuel Barrios Prieto, intervenuto nella fase conclusiva dei lavori. Grande attenzione, pertanto, a questo impegno di Dialop per formulare un’etica sociale trasversale, quale frutto del dialogo tra il Pensiero sociale della Chiesa cattolica e la Critica sociale marxista. Un’etica illuminata dalla visione dell’ecologia integrale proposta da Papa Bergoglio.

Dieci anni fa non avrebbero potuto immaginare i risultati di questa tappa del 2024 i due iniziatori di Dialop, Walter Baier, politico marxista, attuale presidente della Sinistra Europea, e Franz Kronreif, architetto e membro dei Focolari, entrambi austriaci. «L’incontro con Papa Francesco – commenta Baier – apre un nuovo capitolo tra la Sinistra in Europa e la Chiesa cattolica. E quanto maturato a Sophia segna uno sviluppo del dialogo, perché ha dimostrato quanto sia ricco il sapere che riusciamo a mobilitare». Per Kronreif si è aperta anche una particolare prospettiva: «Sulla base del cammino che siamo riusciti a compiere e dell’esperienza in corso, possiamo allargarci ad altri dialoghi o integrare altri soggetti nel nostro dialogo per salvaguardare la persona, la natura, la giustizia e la pace».

Paolo Lòriga

Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta sul focolare.org