DialogUE
L’arte del dialogo sta diventando sempre più un apprendimento necessario se vogliamo dare forma a società inclusive e vibranti, dove le differenze diventano arricchimento.
Il progetto
DialogUE “Diverse identità alleate aperte per generare un’Europa unita” è promosso da un consorzio di 14 OSC provenienti da 9 Stati membri dell’UE (IT, BE, AT, DE, RO, SK, HU, IE, PT).
Attraverso un approccio innovativo, investirà in scambi tematici sul processo di integrazione e sulle politiche dell’UE tra 7 categorie di cittadini che costituiscono 4 gruppi di dialogo bilaterali: – tra i cristiani (cattolici, protestanti, ortodossi) – tra i cattolici e i musulmani – tra i cattolici e i cittadini non confessionali (atei e marxisti) – tra l’Europa occidentale e l’Europa orientale. Tali “Dialoghi” parteciperanno a incontri internazionali per evidenziare le loro prospettive in materia di comunicazione, ecologia e politiche sociali, e per formulare raccomandazioni per i decisori dell’UE sia come singolo gruppo di dialogo che come raccomandazioni trasversali condivise tra tutti.
Il progetto mira così a favorire l’emersione di dimensioni trasversali dell’identità che superino i confini nazionali, contribuendo al processo di costruzione della Cittadinanza dell’UE, facendo attenzione a garantire l’equilibrio di genere e la dimensione intergenerazionale.
Gruppi di dialogo
- Among Christians (Catholics, Protestants, Ortodox) – Together for Europe
- Among Catholics and Muslims – Center for Interreligious Dialogue
- Among Catholics and non-confessional citizens (atheist and Marxists) – DIALOP
- Among Western and Eastern Europe – Multipolar Dialogue
Obiettivi
- Rafforzare le capacità di dialogo dei cittadini, in un contesto di crescente polarizzazione
- Contribuire a generare consapevolezza sui recenti documenti strategici dell’UE e sugli strumenti di partecipazione
- Rafforzare l’approccio di rete del consorzio e le sue capacità di advocacy
Outcomes
Attraverso la realizzazione di 12 incontri internazionali, una formazione per facilitatori ed esperti tematici, un evento su larga scala aperto al pubblico e una visita a Bruxelles per incontrare i decisori dell’UE, e una campagna sociale chiamata “Cosa posso fare per l’UE?”. Il progetto coinvolgerà direttamente 1200 cittadini e indirettamente più di 10.000.
Un “Dialogue KIT” che raccoglie tutte le competenze generate sarà pubblicato e reso disponibile per educatori, accademici, operatori delle ONG e decisori politici.